Rapporto Ires. Tante ombre e sprazzi di luce per il futuro dell'economia piemontese
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di Erika Pauselli - 22 giugno 2013

Presentato venerdì 21 giugno al teatro Regio di Torino, il rapporto dell'Istituto di ricerche economiche e sociali, mette in luce, tra gli altri dati, quelli che ancora una volta mostrano le difficoltà che l'Italia, e in misura talvolta più grave anche il Piemonte, attraversa per la crisi economica.

Gli aspetti più più preoccupanti di questa indagine sono quelli che descrivono il netto aumento della disoccupazione che nel 2012 ha colpito 200 mila piemontesi (40 mila in più rispetto all'anno precedente) e la altrettanto netta crescita delle difficoltà economiche delle famiglie.

Nel 2011 gli abitanti con un reddito tale da porli a livello di povertà relativa erano passati da 750 mila a 960 mila. Purtroppo, ben 353 mila persone erano cadute addirittura in stato di deprivazione materiale, con difficoltà a sostenere spese improvvise, i costi per la casa, quelli per consumi alimentari adeguati e le spese per servizi, quali telefono, auto ecc. La relazione precisa che in un anno il numero di coloro che si trovano in questa situazione è salito di 150 mila unità: quanti gli abitanti di due città come Alessandria e Cuneo.

Tutte le previsioni mostrano poi che anche quello in corso sarà un anno di diminuzione del prodotto interno lordo e di riduzione dei consumi, già calati nel 2012 del 4,3%.

Gli aspetti meno dolenti, se non addirittura positivi, riguardano invece la tenuta dei rapporti familiari (che sono un punto fermo per il 96,2% dei piemontesi) e quelli con gli amici (l'85,8%).

Per il 2013 si prospetta, secondo il rapporto, un quadro di lento miglioramento del contesto mondiale che forse potrà determinare l'inversione dell'andamento recessivo per l'economia italiana (e anche per il Piemonte). Questa inversione di tendenza, però, si verificherà solo verso la fine dell'anno.

Per la ripresa, sottolinea l’Ires, saranno necessarie strategie e modelli di sviluppo differenti da quelli che hanno preceduto - e in fin dei conti causato - la crisi di questi anni.

 
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Il documento, nella sua interezza, è consultabile sul sito dell'Ires Piemonte)



 
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