Il lavoro innanzitutto. La sfida del governo Letta
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di Giorgio Aimetti - 30 aprile 2013

L'emergenza lavoro è fuori di dubbio il tema chiave del nuovo esecutivo. Il presidente del consiglio pare esserne ben conscio e alcuni dei provvedimenti che ha anticipato vanno nel senso di affrontarla con misure che appaiono differenti da quelle dei precedenti governi.

La situazione resta grave, indipendentemente dalle notizie di cronaca che sembrano sottolineare in modo drammatico lo stato di crisi. I dati comunicati dall'Istat sono emblematici.
Anche nel mese di marzo l'occupazione ha segnato il passo. A marzo gli occupati sono diminuiti di 248.000 unità rispetto ad un anno fa. E il calo si è manifestato in modo preoccupante anche rispetto a Febbraio (-51.000 persone) con i dati che evidenziano soprattutto la flessione tra donne e giovani. A marzo tra i giovani di età compresa fra i 15 e i 24 anni l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è pari al 38,4%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,2 punti nel confronto a 12 mesi.
Per le donne il calo in valore assoluto è di 70.000 unità e ad esse è legato il calo complessivo dell'occupazione (tra gli uomini c'è infatti un incremento di 19.000 unità).

L'Istat segnala anche un fatto che può sembrare paradossale: la diminuzione dei disoccupati rispetto a febbraio. Sono 14.000 in meno sui quasi 3 milioni totali. Un dato che sarebbe posizitivo non fosse che è dovuto al calo di quanti cercano lavoro e non all'aumento di chi un'occupazione invece l'ha.

 
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