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Corsi di recupero… no grazie!
Corsi di recupero… no grazie!I corsi di recupero obbligatori istituiti quest’anno dal Ministro Fioroni hanno suscitato numerose lamentele: gli studenti li hanno definiti inutili, uno spreco di tempo e denaro e si chiedono: “ A cosa serve rimanere il pomeriggio per un corso il cui recupero  influisce molto sul voto finale? ”. Se alla fine dell’ anno  si è arrivati alla sufficienza nella materia  in cui nel primo quadrimestre si è andati male, il recupero del debito non ha molto senso, perché il 6 significa implicitamente che il recupero c’è stato. Si chiedono anche se chi prende questi provvedimenti conosca la realtà della scuola italiana.
Il motivo principale di queste proteste è la difficoltà di studiare gli argomenti del secondo quadrimestre insieme a quelli del primo: stando un intero pomeriggio a scuola non c’è tempo poi per studiare a casa e quindi diventa più difficoltoso seguire il programma e si rischia di accumulare altri debiti.
La scuola italiana è caratterizzata da una successione continua  di verifiche orali o scritte ma la parte predominante della preparazione e dello studio è affidata all'impegno individuale, mentre sarebbero necessari maggiori momenti di coinvolgimento degli studenti in attività e processi collettivi.
Occorra perciò rimettere in discussione, a proposito della scuola, la necessità di una sua riforma complessiva.
Inoltre, il corso pomeridiano toglie il tempo dello svago (anche quello necessario!) ai ragazzi: il 99% dei giovani che frequentano le scuole italiane è contrario a passare il pomeriggio a scuola. All’inizio dell’ anno scolastico  sono stati organizzati scioperi in tutta Italia contro questa riforma, dagli studenti che speravano in un ritorno alla vecchia normativa.
Nonostante i  tentativi non si è risolto niente e gli studenti si sono arresi. Adesso però sperano in un nuovo governo che rimetta in discussione le cose.
Una cosa è certa: non è più accettabile che si sviluppino progetti di riforma  senza coinvolgere coloro che la scuola la vivono e  la conoscono.
 
 
 
     
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