<<Fate più figli, vi darò io una mano>>. Il ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni, ha aperto, pochi giorni fa, la sua personale battaglia contro il calo delle nascite in Italia. La sua nuova proposta di legge, ancora in fase di stesura, sarà un “incentivo alla maternità”, che la Meloni intende presentare al più presto al Consiglio dei Ministri e che motiva così: <<Nel 2050, come previsto dall’Istat, il 35 per cento della popolazione italiana avrà più di 65 anni. Questo implica enormi vuoti di produttività, ma anche problemi per un sistema pensionistico che non può reggere>>. Secondo il ministro, è necessario che le istituzioni diano incentivi significativi, soprattutto alla giovani coppie; tra le sue proposte spicca, quindi, quella del sistema del “quoziente familiare”, una tassazione proporzionata al numero dei figli, in quanto la somma dei redditi è in pratica suddivisa per tutti i componenti della famiglia. Tra gli altri incentivi sono compresi, nel progetto di legge Meloni, aiuti concreti sui generi di prima necessità, dai pannolini al costosissimo latte in polvere; un sostegno per la retta dell’asilo e i libri di testo per tutta l’età della scuola dell’obbligo; ancora, l’allargamento dei congedi anche ai padri e la rateizzazione del mutuo come fosse un affitto, per evitare indebitamenti in qualche modo aggirabili. Infine, asili di condominio, gestiti a turno da una mamma pagata per il servizio dallo Stato, come già accade in Francia. |