Home
Gente esasperata in Campania
Gente esasperata in CampaniaL’emergenza rifiuti a Napoli e provincia è sempre più grave: aumentano i cassonetti in fiamme, con circa cento segnalazioni di incendi a notte, mentre la situazione igienico-sanitaria rimane precaria. Il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, ha parlato di una “corsa contro il tempo” per lo smaltimento dei rifiuti. I mezzi dell’Asia lavorano a ciclo continuo per raccogliere la spazzatura e portarla agli impianti di Giugliano e Caivano. Vengono raccolte poco più di 1500 tonnellate di rifiuti al giorno, ma gli impianti non riescono a triturarle tutte velocemente, quindi gli autocompattatori rimangono a lungo in fila di fronte agli impianti. La quantità dei rifiuti in strada è ancora a livelli altissimi. Napoli scoppia di immondizia: si lamentano i parroci che si trovano anche le chiese annerite dalle fiamme (è successo alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Napoli), si lamentano i genitori che vanno a prendere i figli a scuola e che esasperati rovesciano i cassonetti per strada. Martedì poi una cinquantina di attivisti dei disobbedienti napoletani e del centro sociale Officina ’99 ha fatto irruzione nel commissariato per l’emergenza rifiuti a Napoli, forzando le porte e spintonando le guardie. All’arrivo della polizia, un’ora dopo, i manifestanti sono usciti dall’edificio di Via Medina 24 e hanno proseguito la protesta in strada, recandosi poi in Piazza del Municipio. A loro si sono uniti alcuni disoccupati, per cui ai cori ambientalisti si alternavano cori per il diritto al lavoro. L’onorevole Caruso ha dichiarato che si trattava di una protesta pacifica pateticamente criminalizzata dal commissariato. In poche parole siamo alla frutta: la gente è al limite della sopportazione, l’esasperazione annebbia le menti. Il senatore Francesco Pionati (UDC) ha dichiarato che “la Campania è una polveriera e l’esplosione è vicina”. Il monsignor Liberati, vescovo di Pompei ha detto che si rischia la “rivolta civile”. Ma la dichiarazione di Roberto Barbieri, presidente della commissione bicamerale di inchiesta sul Ciclo dei rifiuti, che ha detto che parlare di emergenza rifiuti “è un ossimoro, perchè ciò che dura per tredici anni non si può chiamare emergenza” ha fatto ancor di più fatto infuriare il popolo, che ha bisogno ora di una soluzione concreta da parte delle istituzioni.
 
 
 
     
Rubriche
IL PUNTO
Punti di vista
Uno per molti
Giovani e Lavoro
Oggi: la storia
HOME PAGE
Comitato Editoriale
Promotore
Newsletter
Privacy policy
Testata online bisettimanale registrata presso il Tribunale di Torino con il numero 55 del 9 luglio 2008
webmaster: Alessandro Serena