Una messa per ricordare Carlo Donat-Cattin
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di Giorgio Aimetti - 13 marzo 2014

Nel marzo di ventitrè anni fa moriva Carlo Donat-Cattin che, da ministro del Lavoro, aveva appena chiuso il contratto nazionale dei metalmeccanici. Era stato ricoverato a Montecarlo per un intervento di cardiochirurgia, dal quale non si era ripreso. La sua scomparsa coincideva con i primi segni della vicenda di Mani pulite che avrebbe provocato la fine della prima repubblica, un avvenimento che il leader storico della sinistra Dc di Forze Nuove, aveva da anni tentato di esorcizzare.

Aveva proposto riforme per dividere politica e gestione della cosa pubblica, scritto articoli e libri aveva pronunciato discorsi appassionati in parlamento e in molti convegni, denunciando la commistione tra affari e politica, il consociativismo che nasceva dalla cultura dell'intesa, i maldestri tentativi di riformare la legge elettorale (era sempre stato contrario al sistema maggioritario e al presidenzialismo di vario tipo) prevedendo lucidamente i rischi che ne sarebbero derivati per la democrazia e per i partiti politici a larga base popolare.

Con l'approvazione dello Statuto dei lavoratori, aveva posto un punto fermo che aveva sancito quello spostamento di potere a favore delle componenti sociali subalterne che rappresenta ancora oggi - in tempi di riflusso - la migliore conquista del riformismo italiano e il vanto del primo centro sinistra.

Carlo Donat-Cattin sarĂ  ricordato dalla famiglia e dagli amici sabato 15 marzo, a Torino, con una Messa celebrata alle ore 18.10 al Santuario della Consolata.