di Erika Pauselli - 25 febbraio 2014
Il concistoro che ha portato alla nomina dei primi cardinali scelti da Papa Francesco ha anche messo in luce alcune novità che caratterizzano il nuovo pontificato. La maggior parte dei giornali si è soffermata sull'abbraccio pubblico tra Francesco e Benedetto XVI, un fatto che è di per sé una novità (non si ricorda nulla di analogo per i pochi precedenti di pontefici dimissionari), altri hanno voluto segnalare l'invito ai nuovi porporati di non sentirsi principi della Chiesa, quanto compartecipi delle sue difficoltà.
"La Chiesa ha bisogno di voi, della vostra collaborazione - ha detto ai porporati il Papa - e prima ancora della vostra comunione, comunione con me e tra di voi. Ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità".
Parole che sono un invito ai cardinali e insieme un modo di indicare il senso del primato di Pietro così come fin dall'inizio (qualificandosi Vescovo di Roma) lo ha inteso il Pontefice.
Un segno in sé rivoluzionario che è ben inquadrato già nel titolo della biografia che a Jorge Bergoglio è stata dedicata da Elisabetta Piqué - corrispondente da Roma di uno dei maggiori quotidiani argentini - che sarà presentata venerdì prossimo alle 17.30 nella Fondazione Donat-Cattin a Torino in via Stampatori, 4. Il volume (Francesco, vita e rivoluzione, edito da Lindau) sarà occasione di un dibattito moderato da Luca Rolandi, al quale parteciperanno con l'autrice il professor Giovanni De Luna e il presidente dei teologi italiani don Roberto Repole. |