Le Pillole del Prof. Alberto Guasco
Alberto Guasco è un amico della Fondazione Donat-Cattin: ha partecipato a molte nostre iniziative, ed abbiamo avuto l’onore di presentare a Torino il suo ultimo libro sugli anni giovanili e di formazione del Cardinal Martini. Casalese di nascita, si è formato nella nostra città, e svolge la sua attività accademica e di ricerca tra Milano, Bologna e Roma. Si presenta nel suo sito come “un novecentista incallito”, che “pensa al passato come a un deposito di sapienza a cui attingere per il futuro”. Per tenere fede a questo programma, anche in tempi di coronavirus, sta predisponendo per i suoi allievi dei brevi video che contengono “pillole” di storia contemporanea su avvenimenti significativi del Novecento. Ha consentito volentieri la loro pubblicazione, e di questa disponibilità lo ringraziamo.
La guerra d’Etiopia Alle 22 e 30 del 9 maggio 1936 dal balcone di palazzo Venezia Benito Mussolini annuncia ai milioni di italiani che attraverso il mezzo radiofonico sono in collegamento con lui dalle piazze di tutto il paese che i territori e le genti che appartenevano all’impero di Etiopia sono posti sotto la sovranità piena e intera del Regno d’Italia. Il titolo di imperatore viene assunto per sé e per i suoi successori dal Re d’Italia. Dunque sotto i riflettori della notte romana si chiude, ma poi in realtà non si chiude propriamente, quel cerchio aperto il 3 di ottobre del 1935 quando le truppe del Regno d’italia hanno aggredito l’Etiopia diretta dall’imperatore Hailé Selassié. ►
Da Bobby Kennedy a George Floyd L’uccisione di George Floyd, l’esplodere delle proteste in centinaia di città americane, l’inettitudine assoluta del presidente Trump di affrontare questo dramma hanno riportato a galla tutte le tensioni latenti nel corpo degli Stati Uniti. Qualcuno è arrivato a far paragoni con il 1968 americano: 1968, anno di elezioni, esattamente come 2020… ►
America first Le prossime presidenziali americane sono ormai alle porte. “America first” è stato lo slogan di successo innalzato da Trump a quelle scorse. Dal Cinquecento a oggi, quante sono state le “prime volte” dell’America paese “benedetto da Dio”? E qual è il Dio di Trump? ►
Il genocidio armeno
1. La nazione armena e il “grande gioco
Il 24 aprile 1915 aveva inizio il genocidio armeno, uno tra gli eventi più drammatici e controversi del Ventesimo secolo.Quali condizioni contribuirono a prepararlo? ►
2. La Grande guerra, il “grande male”
Il 24 aprile 1915 aveva inizio il genocidio armeno, uno tra gli eventi più drammatici e controversi del Ventesimo secolo.In che modo si sviluppò? ►
3. “Husher”, la memoria
Il 24 aprile 1915 aveva inizio il genocidio armeno, uno tra gli eventi più drammatici e controversi del Ventesimo secolo. In che modo la memoria europea ne ha conservato (o no) memoria? ►
Primo Mazzolari, la tromba dello Spirito santo Che cosa ha ancora da dire don Primo Mazzolari (13 gennaio 1890- 12 aprile 1959) ai nostri giorni? A ben guardare, certe parole chiave del suo lessico – “il povero”, “il laico”, “le periferie” – coincidono con alcuni assi del pontificato di Francesco. Ma poi il suo libro “Tu non uccidere” (1955) è stato da pochissimo tradotto in cinese, mettendo il dito sul tema del rapporto tra legge dello stato e primato della coscienza. E poi c’è quella sua parola così adatta per i nostri tempi: “si può stare insieme, lavorare insieme e volerci bene senza che sia necessario avere lo stesso pensiero, la stessa opinione politica, lo stesso altare”. ►
Dio e il covid-19 È vero che “in virus veritas”, che la pandemia sta svelando la verità del nostro modo di vivere. E nel mezzo di tale svelamento, torna fuori anche quella parola antica come il mondo: Dio. Dov’è Dio in questo tempo? Quanti modi ci sono di intendere questa domanda? ►
Aldo Moro 9 maggio 1978, il nostro 11 settembre, l’emergenza nazionale di 42 anni fa. E oggi, mentre in rete circolano le sue parole (“se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità”), sapremmo dire chi è stato Aldo Moro? Avrebbe ancora qualcosa da insegnare al nostro presente? ►
Tina Anselmi e il Servizio sanitario nazionale Si dicono molte cose intorno al futuro che ci toccherà dopo il covid-19. Forse la prima domanda da farsi è: “Chi saremo diventati dopo questo tempo?”. E la seconda: “E chi eravamo prima? E prima del prima?”. Se stiamo resistendo, è anche perché c’è una madre della Repubblica – Tina Anselmi – che ci ha consegnato il Servizio sanitario nazionale. ►
La febbre spagnola del 1918-1919
In dieci minuti di mini-lezione, la storia della pandemia di febbre spagnola del 1918-1919. A due scopi: 1) Riflettere sulle costanti del genere umano: a cent’anni di distanza dalla spagnola, nella diversità dei contesti, nell’oggi del coronavirus alcuni comportamenti paiono gli stessi. Quali vogliamo adottare? 2) E’ anche da questo passato che ha tratto origine il nostro Sistema sanitario nazionale. Passata la bufera, vorremo rinforzarlo o proseguire a distruggerlo? ►
Pieni poteri In Ungheria, il parlamento consegna i pieni poteri al premier Viktor Orban. Dopo dieci anni di “democrazia illiberale”, grazie alla scusa della pandemia, il paese magiaro completa la sua svolta autoritaria. C’è chi rievoca i fantasmi degli anni Venti e Trenta del Novecento. C’è chi parla di “scelta democratica” e chi di “democrazia che si ammala”. In realtà, questa crisi viene da più lontano. ►
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